giovedì 10 luglio 2014

World of Tanks

World of Thanks

L’attuale mercato dei giochi di guerra è dominato da esperienze estremamente veloci e frenetiche generalmente basate più sulle capacità motorie e sui riflessi dei giocatori che su altri elementi altrettanto importanti sul campo di battaglia. Il fatto che World of Tanks si allontani così tanto da ciò che siamo abituati a vedere quando si parla di guerra virtuale, unito alla graditissima combinazione MMO/Free to Play, rende questo titolo un’esperienza da provare senza pensarci due volte. Rispetto alle frenetiche cacce all’uomo proposte da Call of Duty o da Battlefield (esempio più calzante vista la presenza dei mezzi, ma comunque ancora lontano da un termine di paragone adeguato, visto che in questo caso parliamo di un Massive Multiplayer Online), gli scontri proposti da World of Tanks sono decisamente più lenti e compassati, principalmente a causa della mole ingombrante e della devastante potenza di fuoco delle pedine disposte sul campo di battaglia.

















La strategia è tutto 

 Nonostante le profonde differenze fra i due giochi, abbiamo paragonato World of Tanks a Battlefield per un motivo ben preciso: il ruolo fondamentale della strategia all’interno dei due giochi. La particolare struttura di World of Tanks spinge i giocatori a cooperare in modo attento e profondo per cercare di avere la meglio sugli avversari, soprattutto durante la fase esplorativa del campo di battaglia. Partecipando alle campagne del titolo sviluppato da Wargaming.net, infatti, ogni tipologia di giocatore è virtualmente in grado di trovare il mezzo più adatto al proprio stile di gioco e alle proprie caratteristiche peculiari, in modo da occupare un ruolo ben preciso una volta scesi sul campo di battaglia.

 Panzer Camper

 Se c’è una cosa che non si può dire dei carri armati è che siano veicoli dotati di una grande mobilità. Certo, ci sono modelli capaci di raggiungere una velocità di punta invidiabile e di muoversi con una discreta agilità, ma in quel caso le limitazioni in termine di portata e di visibilità massima sono particolarmente importanti. Questa caratteristica, insieme alla lentezza della torretta mobile e alla difficoltà di prendere correttamente la mira sui terreni accidentati (il pane quotidiano di questi carri), rende difficile difficile la gestione di uno scontro a fuoco, magari in inferiorità numerica, mentre si è in movimento. Proprio per questo motivo in World of Tanks non ha senso parlare in modo negativo dei camper, giocatori che amano appostarsi in punti specifici per disporre liberamente dei bersagli di passaggio. Trovare un posto ideale dove mimetizzarsi per tendere un letale agguato al nemico può rivelarsi una strategia vincente, soprattutto considerando le difficoltà di visibilità quando ci si trova a bordo di vere e proprie fortezze mobili. Gli appostamenti, inoltre, sono fondamentali se si sceglie di puntare sull’artiglieria pesante, utilissima per seminare devastazione dalle retrovie.












La visuale di gruppo

 Quanto può essere difficile individuare da grandi distanze un tank dotato di mimetica boschiva silenziosamente parcheggiato in una macchia di cespugli o nell’erba alta? Moltissimo, soprattutto se ci si deve preoccupare contemporaneamente di muoversi senza esporsi troppo sfruttando le coperture naturali offerte dai livelli. Proprio per questo motivo è fondamentale sfruttare una caratteristica interessante di World of Tanks: la visione di squadra. In pratica una volta che un bersaglio nemico viene individuato da un membro del team, a ogni componente del gruppo viene segnalata la sua posizione, permettendo in questo modo di organizzarsi seguendo la strategia più opportuna per la situazione. Per sfruttare al meglio questa particolarità, quindi, è fondamentale formare un team bilanciato composto da membri più offensivi (tank destroyer o lente ma letali postazioni di artiglieria) e da utili ma vulnerabili scout, al comando di corazzati leggeri ma decisamente più agili dei pezzi grossi.

 Tattiche di guerriglia 

 Quanto abbiamo detto fino a questo momento potrebbe lasciar pensare che le partite a World of Tanks si riducano a interminabili appostamenti in attesa di individuare il proprio avversario, ma possiamo assicurarvi che non è affatto così. Ovviamente la scelta del mezzo influisce sul comportamento da tenere sul campo di battaglia, ma è comunque vero che i ritmi di gioco si mantengono sempre su livelli abbastanza animati, offrendo vari tipi di esperienze all’interno di una singola partita. Rimanere fermi in attesa di un bersaglio facile può portare a buoni risultati, ma allo stesso tempo può condurre anche a una fine prematura. La parte posteriore di ogni mezzo, infatti, è quella coperta dalla corazza più sottile e, di conseguenza, la più vulnerabile. In un gioco dove un singolo colpo può far saltare in mille pezzi l’obiettivo, restando immobili si rischia di trasformarsi in ghiotti bersagli da far saltare in aria. Allo stesso tempo ci si può fare individuare appositamente per trascinare la squadra avversaria in un agguato senza scampo. Le possibilità sono davvero molte.

















Grafica: 6/10
Giocabilità: 8/10
Originalità: 7/10